https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2024/04/sindaco-crisi-idrica-agrigentomxf-f6923b08-90d6-4d9e-af34-c89c5f539908.html

https://www.ansa.it/amp/marche/notizie/pesaro_2024_capitale_italiana_della_cultura/2025/01/10/agrigento-capitale-cultura-2025-micciche-testimone-pesante_7bfbf0e9-c824-4267-9445-59ffcfee2c9a.html

Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025: un titolo prestigioso che avrebbe dovuto segnare una svolta per la città, ma che rischia di trasformarsi in un’occasione sprecata. Questo è il cuore della lettera aperta alla città di Agrigento diffusa da Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons, in cui si denunciano l’immobilismo amministrativo, gli scandali e le gravi carenze strutturali che hanno attirato l’attenzione della stampa e delle televisioni nazionali.

Le dichiarazioni che hanno sollevato polemiche

Le dichiarazioni pubbliche del Sindaco Francesco Miccichè hanno amplificato le critiche sulla gestione amministrativa della città. Tra le più controverse:

  • “Sono pronto a restituire il titolo di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 se la città dovesse essere ancora irrimediabilmente attanagliata dalla crisi idrica” (5 aprile 2024). Questa affermazione ha fatto il giro delle principali testate nazionali, dando l’immagine di una città incapace di risolvere i problemi di base, come la fornitura d’acqua.
  • “Agrigento è capitale della cultura da sempre, con i suoi 2.500 anni di storia. Però è carente nei servizi urbani, nel decoro e nel verde pubblico – lavoreremo per lasciare qualcosa di duraturo” (10 gennaio 2025, ANSA). Questa frase, invece di rassicurare, ha evidenziato l’assenza di risultati concreti e ha sollevato dubbi sulla capacità dell’amministrazione di affrontare le sfide.

Queste dichiarazioni, riprese da La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e amplificate da emittenti come Sky TG24, La7, Rai e Mediaset, hanno contribuito a mettere sotto una luce negativa la gestione dell’amministrazione.

Le previsioni del Codacons: un boomerang annunciato

Già nel 2022, il Codacons aveva avvertito che il titolo di Capitale della Cultura avrebbe potuto trasformarsi in un “boomerang mediatico e organizzativo” senza interventi strutturali concreti. Lo scorso 5 aprile 2023, il Codacons aveva diffuso una nota stampa NOTA STAMPA CITTA DELLA CULTURA COMPLIMENTI MA ADESSO RISALIAMO LE CLASSIFICHE NAZIONALI DAGLI ULTIMI POSTI DEL 05.04.2023 in cui si facevano i complimenti per il prestigioso titolo, ma si sottolineava l’urgenza di migliorare i servizi urbani, il decoro e l’organizzazione turistica per evitare il fallimento.

A confermare queste previsioni, il Codacons ha pubblicato un video l’11 agosto 2023 sul proprio canale YouTube, disponibile al link GUARDA IL VIDEO, in cui si avvertiva chiaramente che la città sarebbe rimasta impreparata se non si fossero affrontati i problemi di base.

Una città abbandonata e travolta dagli scandali

Secondo Giuseppe Di Rosa, il fallimento è evidente ed è frutto dell’inadeguatezza dell’attuale amministrazione. Tra le problematiche più gravi:

  • SUV acquistati con fondi per la solidarietà sociale, mai utilizzati per scopi pubblici.
  • Arresto del Comandante della Polizia Locale, anche Capo di Gabinetto del Sindaco, oggi sotto processo per tangenti.
  • Arresto di due consulenti tecnici del Sindaco, accusati di collusione con ambienti poco trasparenti.
  • Distruzione della Villa del Sole, demolita per far spazio a un asilo da 4 milioni di euro con una variante urbanistica approvata contro le normative vigenti.
  • Azzeramento e riconferma della Giunta in appena 15 giorni, senza alcun reale cambiamento.

Nonostante i fondi a disposizione, nessun intervento significativo è stato portato avanti per migliorare i servizi o il decoro urbano.

Gli avvisi inascoltati

Non solo il Codacons, ma anche Michele Guardì, Felice Cavallaro e Matteo Collura, illustri agrigentini, avevano avvertito l’amministrazione dei rischi legati alla mancata preparazione. Tuttavia, i loro appelli sono stati ignorati.

L’appello di Giuseppe Di Rosa

Nella sua lettera, Giuseppe Di Rosa invita i cittadini a non restare in silenzio:

  • “Agrigento merita di essere una città normale, funzionale e decorosa, all’altezza del suo glorioso passato.”
  • “Non è mai troppo tardi per rialzarsi e dimostrare che Agrigento può essere una vera Capitale della Cultura, non solo per un anno, ma per sempre.”

Il Codacons ribadisce il suo impegno per vigilare sull’operato dell’amministrazione e garantire trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.


Report Sicilia continuerà a seguire questa vicenda, monitorando le scelte amministrative e dando spazio alle voci dei cittadini.

NOTA STAMPA LETTERA APERTA DI GIUSEPPE DI ROSA ALLA CITTA’ DI AGRIGENTO del 26.01.2025

9 pensiero su ““Pronto a restituire il titolo di Capitale della Cultura”: le dichiarazioni del Sindaco e il boomerang mediatico sulla crisi idrica e lo stato igienico sanitario di Agrigento”
  1. La Sicilia in generale ha un patrimonio storico culturale incomparabile al mondo, ma manca sia nelle amministrazione che nei cittadini la consapevolezza del rispetto del territorio e del valore che il patrimonio contribuire attraverso il turismo l’economia. Una cittadina saccense.

  2. È vergognoso ed offensivo tutto ciò, ma è quello che ci meritiamo….il popolo non si rende conto che detiene uno strumento importante affinché tutto questo scempio non succeda: il voto. Purtroppo in questa terra fino a quando non ne prenderemo piena consapevolezza le cose non cambieranno mai. La mia speranza si ripone nei giovani: ragazzi non accettate mai questi compromessi, alzate la voce, fate in modo che la nostra bellissima Sicilia diventi il fiore all’ occhiello di tutta l’ Italia,cambiate questo orrendo” modus operandi” non è mai troppo tardi

    1. LA SICILIA SARÀ SEMPRE MARTORIATA SE NON CAMBIA IL SISTEMA ELETTORALE È I SICILIANI CHE ALLE URNE USINO LA COSCIENZA IL CERVELLO SENZA FARSI INFLUENZARE DA POLITICANTI MARCI COLLUSI CON IL MALAFFARE .VOTARE PERSONE NUOVE CHE AMANO LA SICILIA È SONO TANTI CACCIAMO QUESTI INDEGNI AFFARISTI NULLAFACENTI INCAPACI CHE CAPACI SOLO A RUBARE

  3. Situazione di un degrado sconvolgente, incapacità di gestire perfino le cose più stupide, figura oscena davanti a tutta la nazione e menefreghismo totale.
    E dire che il tempo per preparare una situazione decente lo hanno avuto. Roba da cavarsi gli occhi.
    Ma ci rendiamo conto di come siamo messi?
    Questa gente andrebbe espulsa immediatamente per manifesta incapacità. A gente così rincoglionita dovrebbe tolta la possibilità di comandare e di riciclarsi a qualsiasi titolo in incarichi in cui si gestiscono i soldi della collettività. La figura terribile non è solo per Agrigento ma per tutta la Sicilia. I media italiani, già di per sé profondamente antimeridionali, ci stanno andando a nozze.

  4. È impensabile farsi trovare impreparati dopo tutto il tempo che avrebbero avuto per sistemare la città di Agrigento ad essere capitale della cultura è disgustoso e vergognoso come siamo potuti finire sui telegiornali di tutta Italia e far “RIDERE” della nostra bella Sicilia.
    Penso che più in basso di così….

  5. Una ennesima sconfitta per questa terra tanto amata quanto odiata, risultato di un cammino a ritroso che già nei primissimi mesi dell’ elezione davano segni di scompenso organizzativo e di controllo da chi,da un lato, doveva assolvere ai programmi organizzativi e dall’ altro chi doveva vigilare che tutto andava secondo il programma. Adesso si cerca il ” responsabile” di questa ennesima vergogna che lega la Sicilia e il Sud in generale, ad una estrema situazione di colpi e contro colpi che non fanno altro che allontanare la credibilità gestionale agli occhi del mondo. Purtroppo siamo sempre vittime della mala- politica, di qualsiasi colore politico essa sia, che illude il cittadino speranzoso ad un cambiamento sociale.

    1. Sono andato via da questa provincia nel2002.vivo nella splendida Treviso .Abbiate un po’ di umiltà .Fatevi da parte e fate scendere qui i veneti .solo così potta risollevarsi una delle provincie più lacunose e dormienti dItalia .Sono anni e anni che sento lamentare questa zone .Lo vedo con i miei occhi .Mi dispiace ma moto e da attribuire alla pochezza culturale ormai parte integrante di un comprensorio che urbanisticamente fa venire il vomito ..Agrigento già di per se e stata progettata male . Cc ostruita Ancor peggio .Non vi e nessuna attrazione e mai Ve ne sarà una templi a parte .Fatevene una ragione .Mi dispiace molto concludere così . Gli anni passano in fretta e questo territorio indietreggia di pari passo .

  6. È superfluo qualsiasi commento. Quando c’è di mezzo la politica, si sa, ognuno si esprime secondo le direttive ricevute. Proprio per questo la Sicilia sarà dileggiata sempre come.la patria della mafia della miseria e di “cumpari Turiddu.

  7. Dal cartello pieno di errori all’ asfalto sui tombini ! Presentare la candidatura della propria città e non provvedere a quanto necessario per affrontare l’impegno preso e’ estremamente colpevole e getta discredito sulla città e su tutta la Sicilia: a quando le dimissioni i da sindaco ?

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