Un intervento durissimo, destinato a lasciare il segno, quello del deputato regionale Angelo Cambiano durante la discussione sul bilancio della Regione Siciliana.
Parole scandite con rabbia e amarezza, davanti a un’Aula che – secondo Cambiano – ha smarrito il proprio ruolo istituzionale mentre fuori, nelle città siciliane, l’acqua arriva una volta ogni 15 giorni.
«Dove sono finiti i nostri soldi? – ha chiesto Cambiano – Milioni di euro di fondi pubblici regalati a Siciliacque, una società partecipata al 75% da privati che continua a fare profitti mentre i siciliani restano a secco».
50 milioni di euro in tre anni a una società privata
Il deputato ha ricostruito nel dettaglio i trasferimenti regionali, parlando senza mezzi termini di regali di denaro pubblico:
22 milioni di euro nel 2022
10,7 milioni di euro nel 2025
altri 20 milioni di euro con l’ultima legge regionale, per la terza volta
In totale, circa 50 milioni di euro destinati a Siciliacque in appena tre anni.
Costi sovrastimati e impianti mai entrati in funzione
Cambiano ha poi smontato i conti presentati dal governo regionale:
9,9 milioni di euro per il 2025
26,3 milioni di euro per il 2026
32 milioni di euro per il 2027
Somme giustificate come costi di gestione degli impianti di Montempero, Trama e Gero.
Ma – ha ricordato il deputato – gli impianti non sono entrati in funzione nei tempi previsti, e in Commissione era stato detto che i costi reali sarebbero stati di circa 6 milioni di euro, non certo quelli stanziati.
«Abbiamo dato 4 milioni in più del necessario – ha denunciato – e continuiamo a rifinanziare una società privata».
Utili e dividendi mentre mancano fondi per le periferie
Un passaggio che ha scosso l’Aula riguarda i risultati economici di Siciliacque:
5,6 milioni di euro di utili nel 2024
dividendi distribuiti ai soci privati
Tutto questo mentre, secondo Cambiano:
non si trovano 10 milioni per le periferie
mancano risorse per le famiglie bisognose
i comuni non hanno fondi per i contrattisti
l’acqua non arriva regolarmente ai cittadini
“La Regione non può regalare soldi ai privati”
Durissimo anche l’affondo politico:
«Siciliacque è al 75% privata. A che titolo la Regione Siciliana regala soldi pubblici a una società che fa utili e distribuisce dividendi?
Nel consiglio di amministrazione c’è un esponente della Lega nominato da questo governo. I cittadini hanno diritto di sapere».
La domanda chiave: quei soldi sono rientrati?
Il cuore dell’intervento è una richiesta netta, ripetuta più volte:
«Pretendo di sapere se Siciliacque ha restituito queste somme, come previsto dalla norma, e quanto ha restituito.
I cittadini vogliono sapere se questi soldi pubblici sono rientrati».
Cambiano ha quindi annunciato simbolicamente l’uscita dall’Aula, denunciando un Parlamento «svilito», incapace di dare risposte a chi vive quotidianamente l’emergenza idrica.
“Io non posso tornare nella mia città senza spiegazioni”
Il finale è una fotografia impietosa della Sicilia di oggi:
«Siamo qui da sette giorni. Io non posso tornare in una città dove l’acqua viene erogata ogni 15 giorni senza poter spiegare perché abbiamo regalato soldi pubblici a Siciliacque».
🎥 A corredo dell’articolo, il video integrale dell’intervento del deputato Angelo Cambiano all’Assemblea Regionale Siciliana, una denuncia politica che mette al centro una domanda semplice e devastante:
dove sono finiti i soldi dei siciliani mentre l’acqua continua a mancare?
