Non si placano le polemiche attorno all’Azienda Idrica Comuni Agrigentini (AICA).
Dopo gli articoli di Report Sicilia sulle criticità gestionali e comunicative dell’ente, la presidente del CdA Danila Nobile ha replicato con un post pubblicato — non sul suo profilo personale, ma sulla pagina istituzionale “Danila Nobile – Presidente CdA AICA”, creata per comunicare ufficialmente in nome e per conto dell’azienda pubblica.

Nel post, la presidente scrive:

“Oggi ho scoperto che anche una carta intestata può diventare ‘notizia’. Peccato che sia la stessa usata da due organi istituzionali di AICA… Diffidate da chi parla senza sapere, la serietà non si misura in click ma in verità. Io continuo a lavorare, gli altri a inventare… diffidate dai detrattori.”

Un linguaggio polemico e inappropriato, tanto più grave perché utilizzato su un canale ufficiale di una società pubblica. La presidente Nobile, invece di fornire risposte chiare alle questioni sollevate dai cittadini e dai sindaci, ha preferito usare la pagina dell’ente per attaccare chi fa informazione.


Il silenzio dei sindaci soci: dov’è l’Assemblea?

Il punto politico e istituzionale ora è un altro: cosa ne pensa l’Assemblea dei Sindaci di AICA?
Perché il post è stato pubblicato da una pagina che rappresenta formalmente la presidenza del CdA di un’azienda interamente pubblica, partecipata proprio dai sindaci dei Comuni della provincia di Agrigento.

E allora:

  • I sindaci erano a conoscenza di questo uso improprio del canale istituzionale?

  • Sono d’accordo che la presidente utilizzi il nome dell’azienda per attaccare organi di stampa?

  • Chi tutela oggi l’immagine dell’ente, che dovrebbe rappresentare tutti i Comuni e non una singola posizione personale?

L’Assemblea, composta dai sindaci soci, non può restare in silenzio.
Ha il dovere di chiarire se il post della presidente sia stato autorizzato o meno, e soprattutto di verificare se la gestione comunicativa e amministrativa dell’AICA stia rispettando i principi di trasparenza e imparzialità.
Un ente pubblico non può essere trasformato in una vetrina personale né tantomeno in un’arena di scontri contro chi fa giornalismo.


Le domande che restano sul tavolo

Come redazione, ribadiamo che tutti gli articoli di Report Sicilia si basano su atti ufficiali, delibere, note protocollate e documenti verificabili.
Restano, però, alcune domande a cui la presidente Nobile non ha ancora risposto:

  • In quale assemblea dei sindaci è stata approvata la nota stampa diffusa “a nome dell’Assemblea”?

  • Quanti sindaci hanno espresso consenso alla pubblicazione?

  • Chi ha materialmente redatto la comunicazione e con quale mandato formale?

  • Con quali contratti e modalità di selezione è stato assunto il personale del suo staff?

  • Infine, la presidente è in possesso di tutti i requisiti previsti dai sindaci per ricoprire il ruolo di guida del CdA?


“Noi detrattori”? No, solo giornalisti

“Se la presidente trova il tempo di scrivere post per ‘diffidare dai detrattori’ – commentano dalla redazione di Report Sicilia – significa che nell’ufficio AICA va tutto bene, che l’acqua arriva regolarmente e che i cittadini sono soddisfatti. Peccato che la realtà sia ben diversa.”

Disservizi, turnazioni, perdite di rete e bollette contestate continuano a essere il quotidiano dei cittadini agrigentini, mentre la presidente AICA utilizza la pagina istituzionale per rispondere a chi denuncia ciò che non funziona.

“Noi continueremo a raccontare i fatti – concludono dalla redazione – perché la verità non si misura in like, ma nella trasparenza e nella responsabilità verso i cittadini.”


Le richieste di chiarimento e gli esposti già presentati

Già nelle scorse settimane diversi sindaci soci di AICA e numerose associazioni civiche e di tutela dei consumatori — hanno inviato esposti e richieste di chiarimento alla stessa Assemblea dei Sindaci e al Prefetto di Agrigento, chiedendo trasparenza sulla gestione delle risorse, sulla legittimità delle nomine e sulla perdita dei finanziamenti destinati alla rete idrica.

Molte delle questioni sollevate restano ancora senza risposta, mentre l’AICA continua a mostrarsi più reattiva contro la stampa che verso i problemi concreti dei cittadini.
E oggi, dopo l’ennesimo post polemico della presidente, il silenzio dell’Assemblea dei Sindaci diventa ancor più assordante.