Dopo via Papa Luciani, un altro fiume d’acqua in città. E a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini.
Agrigento continua a fare i conti con una gestione idrica che definire disastrosa è ormai un eufemismo.
Dopo la perdita sotto la Rupe Atenea che ancora oggi scorre su via Papa Luciani, un nuovo caso emerge con preoccupante gravità: via Giuseppe Verdi, una delle traverse della centralissima via Manzoni, è sommersa da una perdita d’acqua che invade marciapiedi, muri e carreggiata.
Le immagini documentano acqua che esce da sotto il livello stradale e si riversa lungo tutta la discesa, fino a raggiungere via Manzoni, una delle arterie più frequentate della città.
Ciò significa una cosa sola: qui non è solo un problema di spreco, ma di sicurezza pubblica.
Un pericolo reale per pedoni, automobilisti e motociclisti
La situazione è estremamente critica.
L’acqua che scorre senza sosta:
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rende scivoloso il manto stradale,
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invade gli accessi carrabili e pedonali,
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lambisce le pareti degli edifici già degradati,
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scende fino a via Manzoni, dove il flusso diventa un rischio evidente per la circolazione.
Soprattutto i motociclisti risultano esposti a un pericolo elevatissimo: basta una manovra brusca, una frenata o un dislivello bagnato per provocare incidenti gravi.
La presenza di un quadro elettrico ENEL in prossimità della perdita rende il tutto ancora più inquietante: acqua ed elettricità sono un’accoppiata che può trasformarsi in tragedia.
In via Papa Luciani la colpa era di Siciliacque. Ma in via Verdi, chi risponde?
AICA si era già difesa per la precedente perdita accusando Siciliacque di “mandare troppa acqua senza preavviso”.
Una giustificazione che racconta bene lo stato della rete: un sistema che sembra funzionare “a sorpresa”, senza pianificazione né monitoraggio.
Ma in via Verdi questa scusa non regge:
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la rete è totalmente in gestione AICA,
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la condotta interessata è urbana,
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qui non c’è alcun apporto esterno,
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la pressione e la manutenzione ricadono completamente sul gestore.
Dunque la responsabilità è interna, e AICA deve assumersela.
Un’altra zona degradata dall’acqua: edifici sotto stress e infiltrazioni
Oltre al pericolo immediato per la circolazione, il problema ha risvolti strutturali:
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l’acqua si infiltra nei muri degli edifici,
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penetra nelle crepe,
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erode il basolato,
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si accumula in sacche sotterranee,
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compromette gradualmente la stabilità dei fronti stradali.
Via Verdi e via Manzoni sono tra le zone più fragili del centro urbano, con edifici datati e infrastrutture già compromesse.
Una perdita di questa entità non può essere ignorata.
Comune e AICA ancora assenti: nessuna messa in sicurezza
Ci si aspetterebbe immediatamente:
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una transennatura,
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un cartello di pericolo,
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un intervento di pronto ripristino,
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una segnalazione alla Polizia Municipale,
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una verifica sugli impianti elettrici esposti.
E invece nulla.
Né il Comune né AICA hanno predisposto un intervento di messa in sicurezza.
L’acqua scorre, la strada si deteriora, i rischi aumentano, e come sempre i cittadini restano soli.
Conclusione: una città che perde acqua e fiducia
La perdita di via Verdi, che invade anche la frequentatissima via Manzoni, è il simbolo perfetto dell’inefficienza amministrativa che affligge Agrigento:
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l’acqua manca nelle case,
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ma abbonda nelle strade,
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le responsabilità vengono rimpallate,
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e nessuno mette in sicurezza la zona, nonostante il rischio evidente per l’incolumità pubblica.
Report Sicilia continuerà a monitorare e documentare la situazione.
Se non ci sarà un intervento immediato, invieremo la segnalazione — corredata di foto e video — a Prefettura, ATI Idrico, ARERA e ASP, per garantire che qualcuno finalmente risponda di quanto sta accadendo.


