Agrigento, il cimitero dimenticato: soldi fermi, salme accatastate e la politica svende tutto

Cosa accade al cimitero comunale di Piano Gatta? Perché le salme restano in attesa di sepoltura, i loculi sono esauriti e i depositi diventano camere mortuarie improvvisate? La risposta è inquietante: l’emergenza è stata costruita. A denunciarlo è il progetto civico “Tutti insieme per una città normale”, che smaschera la strategia dell’abbandono messa in atto dalle ultime due giunte comunali – Firetto prima e Miccichè poi – per giustificare la privatizzazione del cimitero. NOTA STAMPA FIRETTO E MICCICHE’ DICANO ALLA CITTA’ IN UNA PUBBLICA ASSEMBLEA PERCHE’ HANNO ABBANDONATO I NOSTRI MORTI AVENDO I SOLDI del 15.10.2025

372 mila euro incassati ma mai usati

Tra il 2016 e il 2018, il Comune di Agrigento ha incassato 372.884,91 euro derivanti da concessioni cimiteriali. Soldi vincolati per legge alla costruzione di nuovi loculi e a manutenzioni straordinarie. Ma quei fondi non sono mai stati usati. Bloccati nel bilancio comunale a causa del disavanzo, non sono stati resi disponibili nonostante le urgenti spese cimiteriali – mentre i cittadini affrontano il dolore della perdita senza neppure una degna sepoltura per i propri cari.

La vergogna di una città “Capitale della Cultura”

Agrigento si fregia del titolo di Capitale italiana della Cultura 2025, ma i fatti raccontano ben altro: degrado, incuria e abbandono. Il cimitero di Piano Gatta è l’emblema del fallimento morale di un’intera amministrazione. Mentre le giunte si alternavano tra proclami e parate, nessuno ha avuto il coraggio di sbloccare i fondi e procedere ai lavori urgenti. Eppure, basterebbe una variazione di bilancio, come avvenuto in altri settori.

Una strategia premeditata per la privatizzazione

Il progetto civico denuncia con forza la strategia ormai consolidata:

  1. Si lascia marcire un servizio pubblico.

  2. Si genera l’emergenza.

  3. Si proclama che “non ci sono fondi”.

  4. Si affida tutto ai privati.

Questa è la logica con cui si è proceduto alla pubblicazione della gara per affidare ai privati la gestione totale del cimitero: dalla manutenzione alla costruzione di nuovi loculi. Non una scelta tecnica, ma una volontà politica precisa. La stessa logica è stata già applicata a parcheggi, raccolta rifiuti e verde pubblico.

Ma i soldi ci sarebbero stati…

E se per dieci anni, tra sindaci e assessori, si fosse ridotta del 10% l’indennità politica, il Comune avrebbe risparmiato oltre 450 mila euro: una cifra più che sufficiente per evitare l’abbandono del cimitero e garantire sepolture dignitose. Ma si è preferito non toccare i privilegi e lasciare che la gestione crollasse, per poi dire che “non c’erano alternative”.

Un’altra via è possibile: società pubblica per i servizi comunali

Il progetto civico “Tutti insieme per una città normale” ha già annunciato che, una volta al governo della città, costituirà una Società Pubblica Comunale per gestire direttamente:

  • I servizi cimiteriali

  • La manutenzione delle aree verdi e urbane

  • La valorizzazione dei beni pubblici

Una società autonoma e trasparente, che utilizzerà le entrate vincolate per le finalità previste dalla legge, con gestione efficiente e rispetto delle persone, vive e defunte.

Basta parate: servono responsabilità

Il tempo dei silenzi e delle giustificazioni è finito. Chi ha gestito con negligenza deve assumersi le proprie responsabilità davanti alla città. Basta con amministrazioni che sorridono alle telecamere e dimenticano le salme nei depositi. Agrigento ha bisogno di verità, dignità e rispetto. Anche – e soprattutto – per chi non c’è più.


📎 Leggi anche:
Agrigento, la giunta svende anche il cimitero di Piano Gatta
Agrigento, vergogna al Cimitero di Piano Gatta: familiari impossibilitati a portare un fiore ai propri defunti

Piano Gatta, pubblicata la gara: Agrigento svende anche i cimiteri 

Agrigento, la Giunta svende anche il cimitero di Piano Gatta

Agrigento: la crisi del cimitero di Piano Gatta era studiata per giustificare l’esternalizzazione?