Agrigento – Sulla vicenda dell’esternalizzazione del servizio cimiteriale di Piano Gatta non si tratta più di sospetti, né di polemiche politiche estemporanee.
I fatti, gli atti e le tempistiche raccontano una storia chiara: quanto oggi emerge in Consiglio comunale era stato denunciato con largo anticipo dal candidato sindaco Giuseppe Di Rosa e dai movimenti civici che sostengono il progetto Tutti Insieme per una Città Normale.
Una denuncia formalizzata, documentata e inviata via PEC alle massime autorità competenti, che – secondo quanto risulta – avrebbero già avviato le prime verifiche sull’iter amministrativo adottato dal Comune di Agrigento.
La lettera PEC che anticipava tutto
Già il 17 novembre 2025, il progetto civico Tutti Insieme per una Città Normale, insieme all’Associazione culturale Nuovo Millennio e al Movimento civico Mani Libere, aveva trasmesso una segnalazione ufficiale a:
Presidenza della Regione Siciliana
Assessorati regionali competenti
Prefettura di Agrigento
Procura della Repubblica di Agrigento
principali agenzie stampa nazionali
Nella nota si denunciavano anomalie gravi e diffuse nell’iter seguito dal Comune per l’esternalizzazione dei servizi cimiteriali di Piano Gatta, con un elenco puntuale delle norme disattese e dei passaggi obbligatori mai compiuti
NOTA STAMPA ESTERNALIZZAZIONE CIMITERO PIANO GATTA del 17.11.2025
Non una presa di posizione politica, ma una contestazione tecnica e giuridica.
Un iter “al contrario”: prima il privato, poi (forse) l’ente
Secondo quanto segnalato, l’amministrazione comunale avrebbe:
omesso la relazione ex art. 192 TUEL, obbligatoria prima di ogni esternalizzazione;
evitato qualsiasi valutazione comparativa tra gestione diretta, in house, azienda speciale o affidamento a terzi;
avviato il procedimento partendo dalla proposta di una singola ditta privata, anziché da un progetto dell’ente;
ignorato i principi di concorrenza, imparzialità e trasparenza;
escluso cittadini e parti sociali da ogni confronto preventivo.
Un percorso che, come Report Sicilia ha documentato in più approfondimenti, non doveva nemmeno esistere in questi termini e con queste modalità.
Il Consiglio comunale fa emergere la verità
L’ultimo Consiglio comunale ha confermato, punto per punto, ciò che era già stato denunciato.
L’intervento del consigliere Simone Gramaglia ha smontato l’impianto della proposta, evidenziando come la Giunta avesse di fatto già orientato la scelta, richiamando una propria delibera che prendeva atto di un project financing prima ancora che il Consiglio decidesse se e come esternalizzare il servizio.
Una forzatura che ha trasformato il Consiglio in un potenziale organo ratificatore, anziché decisionale.
La posizione di Giuseppe Di Rosa: “Tutto previsto, tutto denunciato”
Il candidato sindaco Giuseppe Di Rosa rivendica oggi la coerenza e la tempestività dell’azione politica e civica:
«Quello che sta emergendo in Aula non è una sorpresa.
Lo avevamo scritto nero su bianco, con riferimenti normativi e atti alla mano, mesi prima.
Ora appare evidente che l’iter era già impostato e che si voleva arrivare a una concessione pluridecennale senza il rispetto delle regole.»
Secondo Di Rosa, il punto oggi non è solo giuridico, ma profondamente politico e istituzionale.
Dal 1° gennaio campagna elettorale: una concessione ventennale sarebbe una forzatura
C’è infine un elemento che rende l’intera operazione ancora più problematica:
dal 1° gennaio Agrigento entrerà di fatto in piena campagna elettorale, con appena quattro mesi che separano la città dalle elezioni amministrative.
In questo contesto, procedere alla formalizzazione di una concessione ventennale di un bene comunale delicato come il cimitero significherebbe:
vincolare le mani alla prossima amministrazione;
alterare il normale principio di continuità democratica;
esporre l’atto a rischi di illegittimità e impugnazioni.
«Un’amministrazione a fine mandato – conclude Di Rosa – non può decidere per i prossimi vent’anni.
Il cimitero è un bene pubblico, non una partita da chiudere in fretta prima del voto.»
La proposta alternativa: gestione pubblica e Patrimonio Agrigento
Il progetto Tutti Insieme per una Città Normale ribadisce la propria linea:
gestione pubblica diretta dei servizi cimiteriali, all’interno di un modello unitario che prevede la nascita della società in house “Patrimonio Agrigento”, destinata a occuparsi dell’intero patrimonio comunale – cimiteri, immobili, ville, impianti sportivi e aree verdi – con criteri di trasparenza, controllo e interesse collettivo.
Quella su Piano Gatta non è più solo una questione amministrativa.
È diventata una linea di confine tra due idee di città:
una che decide tutto prima, in silenzio, e una che pretende regole, trasparenza e rispetto dei cittadini.
E oggi, grazie a documenti, denunce preventive e al lavoro di Report Sicilia, quella linea è finalmente sotto gli occhi di tutti.
