Due significativi accordi contrattuali di valenza nazionale sono stati firmati dalla Confasi a Napoli.
Si tratta del CCNL per il commercio, il turismo e i servizi terziari e del rinnovo del contratto relativo al settore domestico.
La sottoscrizione è avvenuta nella sede della FMPI, la Federazione Medie e Piccole Imprese.
Entrambi i contratti saranno depositati al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e al CNEL, come previsto dalla normativa vigente.
I DETTAGLI
Nello specifico, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i settori del commercio, del turismo e dei servizi terziari ha preso il via lo scorso 3 novembre e avrà durata fino al 31 dicembre del 2027.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale dipendente del settore domestico, invece, ha decorrenza a partire dal 5 novembre scorso e durata fino al 4 ottobre del 2027.
Alla firma, erano presenti Antonina Terranova per conto di FMPI e Giovanni Lippolis, delegato di Ar.Co., la Federazione per gli Artigiani e Commercianti e P.M.I.
Per la Confasi, invece, il presidente nazionale Antonio La Ghezza e Davide Lercara, nella qualità di componente del Comitato Tecnico Nazionale e presidente regionale della Sicilia.
Come evidenziato dai sottoscrittori, i due nuovi contratti “rappresentano un passo significativo nel consolidamento della tutela dei lavoratori e nella valorizzazione delle relazioni sindacali tra le parti firmatarie”.
LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO LA GHEZZA E DAVIDE LERCARA
“Continuiamo a lavorare con impegno – ha affermato Antonio La Ghezza a margine della firma – per dare al personale contratti moderni, equi e coerenti con le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro”.
“Le novità – afferma Davide Lercara – riguardano principalmente gli aumenti stipendiali per i lavoratori, qualora non assorbibili, ma abbiamo voluto al contempo tutelare le famiglie, mantenendo le tariffe in linea con i valori medi già applicati”.
“Inoltre – aggiunge il presidente regionale di Confasi Sicilia – abbiamo lavorato per definire un inquadramento più chiaro e semplice, capace di prevenire contenziosi e garantire maggiore trasparenza nei rapporti di lavoro”.
“Tutto questo – conclude – rappresenta fin qui un passo concreto per assicurare stabilità e continuità nel settore domestico”.

