AGRIGENTO – Dopo cinque minuti di pioggia, Viale Cannatello si è trasformato ancora una volta in un fiume di acqua e fango misto a fogna. Le immagini raccolte da Report Sicilia mostrano il quadro di una città al collasso: tombini che esplodono, liquami che invadono la carreggiata e una transenna arancione che da settimane resta lì, immobile, a testimoniare l’incapacità di intervenire.
Quella stessa transenna, posizionata già dalle prime piogge di settembre, è diventata ormai parte dell’arredo urbano. Nessuno interviene, nessuno ripara. Intanto l’asfalto continua a cedere e la buca, ogni giorno più profonda, rappresenta un rischio concreto per automobilisti e pedoni.
Una notte di attesa e una mattina di caos
Ieri pomeriggio e fino a tarda sera, due pattuglie della Polizia Locale hanno presidiato la zona in attesa degli operai di AICA. Quando questi sono arrivati, hanno dichiarato di non poter intervenire prima della mattina successiva.
Risultato: oggi, con il traffico mattutino impazzito, la situazione è precipitata. L’acqua ha sommerso la strada e il punto transennato è diventato una trappola.
Chi percorre il viale per raggiungere le scuole, il centro commerciale o il centro città è costretto a deviare tra pozzanghere e fango, mentre l’odore di fogna rende l’aria irrespirabile.
Cinque anni di incuria
Non si tratta di un caso isolato. In ogni quartiere di Agrigento — da Fontanelle a Monserrato, da San Leone al centro storico — le caditoie sono ostruite, i tombini intasati e la manutenzione inesistente.
Basta un breve temporale per paralizzare la città e scatenare emergenze ambientali e igieniche.
La domanda al sindaco
I cittadini, esasperati, chiedono al sindaco Francesco Miccichè di smettere con le passerelle e affrontare i problemi veri:
“Sindaco, ci parli di un problema risolto in questi cinque anni. Uno solo. Le fogne esplodono, le strade crollano, e la città è ostaggio di transenne e allagamenti. Cosa avete fatto per Agrigento, oltre a feste e festini?”
Conclusione
Agrigento non può più permettersi di essere ricordata per gli allagamenti, le buche e l’odore di fogna.
Ogni pioggia è un rischio per la pubblica incolumità, ogni transenna dimenticata è la prova di un fallimento amministrativo.
E mentre le autorità tacciono, la città affonda. Letteralmente.




